Se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante.
Proverbio del Burkina Faso
Enrico Blasi
communication manager
fotografo

Occhio barricadero versione Carl Zeiss durante la bella gioventù, nel 1982 è emerso dalla cintola in su come fotografo pubblicitario, specializzandosi nel settore food. Nel corso del tempo, come diceva Wenders, ha lavorato con le principali agenzie italiane ed europee firmando campagne di livello internazionale. Poi ha capito che forse era meglio dedicarsi a cose davvero importanti, e ha raffinato l’arte culinaria. Curioso, eclettico, megalomane, combattivo, appassionato e arguto, oltre che ottimo cuoco si definisce sensibile velista. Non smette mai di sperimentare e di entusiasmarsi del mondo. Ma non disturbatelo nella pausa pranzo.
Pierluigi Calabretta
copywriter

Persuasore occulto dal 1991, dopo che Gavino Sanna gli apparve da Babingtons in una fredda mattina di gennaio, indicandogli la via. Se fosse cresciuto a NYC avrebbe messo il santino di Bernbach dentro una Shelby Mustang del ’66. Nutre una passione ben temperata per JS Bach, preferisce gli champagne con prevalenza di pinot noir e ancora sogna un duetto con Eddie Vedder sulle note di “Yellow Ledbetter”. Quando non scrive per la pubblicità, gioca a golf con sua moglie Gabriela o tifa Lazio allo stadio. Sicuramente uno dei più grossi creativi d’Europa: 185 cm. x 115 kg.
Emanuela Cocciò
art director

Ha iniziato a fare questo lavoro quando ancora i computer non si usavano, ma poi si è dovuta adeguare. Dopo dieci anni di esperienza snervante maturata in agenzie di pubblicità ne ha trascorsi un’altra ventina da libero professionista, curando immagine e comunicazione per diversi clienti. Tra un lavoro e l’altro si rilassa nella progettazione di merchandising per musei e aziende. In realtà avrebbe voluto fare la ballerina classica, ma forse è andata meglio così.
Giada Pistonesi
cinematographer
videomaker

Cresciuta tra dolly, riflettori, stativi e obiettivi, tiene in mano la macchina da presa dalla tenera età di 17 anni.
Si diploma al Liceo Artistico Calcagnodoro di Rieti, dove segue il suo primo corso di cinema. In seguito ottiene varie qualifiche professionali, da tecnico di ripresa audiovisiva a videomaker e frequenta corsi di specializzazione, come quello nel 2018 alla EICTV di Cuba nel ramo documentaristico. Ha accumulato una notevole esperienza come direttrice della fotografia e montatrice. Ah, talvolta si è anche occupata di produzione. Nonostante la giovane età, pare sia furba come una vecchia volpe e nel tempo libero adora andare a tartufi con il branco di lagotti del padre.
Paola Simoni
graphic designer

Grafica di talento dal profilo rinascimentale, ogni volta rinasce dalle ceneri delle scadenze imposte dai clienti più indisponenti. Sono ormai più di 20 anni che naviga, sempre di profilo, nel mondo della comunicazione. Cerca l’equilibrio in ogni pagina, ma come un’acrobata non ha paura, nemmeno del bianco. Ama sottrarre invece che aggiungere, forse per questo Mies Van der Rohe le viene spesso in sogno la notte (la professoressa di matematica del liceo, un po’ meno). Nonostante lo stress che attanaglia tutti in questo mondo, arriva sempre fino in fondo, a qualunque costo. Pensa che la forma senza sostanza sia ben poca cosa, quindi un bicchiere disegnato da Saarinen vale zero, se non ci sta del vino dentro. Quando non lavora pota gli olivi, e deve ancora capire dove stia la fregatura.